Festa della mamma.
Un semplice foglio di carta non basta per descrivere il suo amore sincero e la sua infinita bontà! La cosa facile è perché hai davanti gli occhi tanto di quel materiale da riempire un libro intero; da qualunque punto cominci non sei mai fuori tema. Puoi dire che ci protegge come una grande quercia col suo amore all’ombra della sua vasta chioma; che noi siamo piccoli al suo confronto, ma lei non si dà aria per la sua smisurata grandezza; che diventa più piccola di noi per essere alla nostra portata. Per quanto provassimo a pareggiare il suo amore, ci renderemmo conto che la nostra azione è una battaglia persa in partenza.
La mamma è stata delegata da Dio a dispensare amore in Sua vece perché Egli non poteva essere dappertutto a vigilare. Quale altra figura umana Gli dava fiducia e sicurezza dell’affidamento?L’Onnipotente si è guardato bene in giro e ha scelto giustamente la mamma. Lei, dall’alto della sua bontà, perdona tutti gli sbagli dei figli. Il suo cuore è maestoso come il mare e il suo sorriso grande come il cielo sereno: è come un porto sicuro contro i mali della vita. Il nome mamma è un dolce e melodioso suono per le orecchie; un altro uguale non esiste nel vocabolario; per pronunciarlo si chiudono due volte le labbra come se stessimo baciando altrettante volte. Pensandoci bene, è la prima parola che pronuncia il fanciullo e la ripete, poi, come trastullo; capisce che la mamma è sempre sugli attenti e corre al suo capezzale ogni volta che pronuncia quella magica parola. Crescendo la nomina quando si trova nel pericolo e quando ha bisogno di coraggio e di sicurezza, ripensando ai suoi utili insegnamenti. Sì è proprio così! La mamma è stata idealmente una bottega artigiana dove il ragazzino ha imparato il mestiere di vivere. Si dice che hanno insegnato più le ginocchia della mamma che cento maestri messi insieme. Chi scorda i suoi esempi è uno smemorato o un rinnegato; non si possono dimenticare tutte le sue cure e le sue premure; si è sempre fatta in quattro per accontentarci e non ha detto mai di no. E’ difficile sentire una mamma che dice di rifiutare un aiuto, asserendo di sentirsi stanca. Ella trova sempre forze fresche ed energie vitali che un comune mortale si sognerebbe di trovare; attinge da quel pozzo senza fondo che le deriva dal suo immenso amore avuto in accomodato d’uso dal Cielo. Ogni mamma dice che il suo bambino è il più bello del mondo ed è convinta di quello che dice; se chiedeste a quel bambino qual è la mamma più bella del mondo risponderebbe senza esitazione che è la sua. Lessi su un muro di un corridoio di una scuola questa frase: << mamma sei come l’aria che respiro e come il sole che mi illumina il cammino >> Amare la mamma dev’essere un piacere e non un dovere! Mamma, sei il nostro mondo!
L’autore Carmine Scavello
Mi permetto di aggiungere il quadretto letterale in rima
Mamma, sei unica!
Un ritornello dice: Son tutte belle del mondo!
Augurano ai propri figli un futuro fecondo.
Amano, allevano e si dedicano ai loro putti;
credo che questo bel mestiere non sia da tutti.
Godono di gioia quando un figlio ha successo;
soffrono le pene dell’inferno se ha un regresso.
Per la mamma il suo pargolo è un’ancora di vita;
si attraggono come i poli di una potente calamita.
Stringono bambini piccoli per un po’ sul petto,
poi si annidano nei loro cuori e non temono rigetto.
La mamma vede il figlio come il più bello al mondo;
pur se non alto, senza occhi azzurri e non biondo.
Dice il saggio: la mamma ha tanta comprensione;
il perdono è la sua qualità senza fare comparazione.
Fino a quando si ha una mamma da andare a trovare,
ogni persona non finisce mai di crescere e di sperare.
Una madre arrabbiata è in collera per una sola notte;
dimentica ogni offesa e affronto e non pensa alle lotte.
Il cuore della mamma è fondo per contenere il perdono,
è ricca di tanto amore così ognuno ne abbia un abbuono.
C’è un modo di capire quanto una mamma sia forte:
chi torce un capello a un figlio conoscerà la malasorte.
Tutte le mamme del mondo animale sacrificano la vita;
lo fanno in modo naturale con consapevolezza ardita.
Se la mamma ti propone un consiglio è una formalità;
te lo dà comunque anche se dici di no; non è una novità.
Ha un piccolo neo: spesso non vede i difetti dei figli:
in questo campo fa di testa sua e non ascolta consigli.
Qualcuno è convinto che lo faccia per debolezza;
io dico, invece, che si comporta così per tenerezza.
Il cuore materno è il più grande capolavoro di Dio;
resiste bene alle mode e ai tempi e non conosce oblio.
L’autore Carmine Scavello