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Gli Auguri di Buona Pasqua del nostro socio-scrittore Carmine Scavello

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Auguri di Buona Pasqua, cari lettori, ovunque voi siate

Se avete voglia, tempo e curiosità, leggete tutta la lettera, perché alla fine ci sarà un quesito. Dico ciò in quanto molte persone fanno fatica a leggerla fino alla fine; hanno poca pazienza; mentre leggono non prestano attenzione alle parole, pensando ad altro; non rilassano la mente; … e preferiscono le immagini, togliendo così spazio alla fantasia. Pertanto, se non siete interessati a leggere tutta la lettera, fermatevi qui, così vi saluto caramente e vi auguro subito una Buona, Felice e Santa Pasqua, nonché buona, lunga e serena vita e tanta pace e serenità nel cuore e nella mente.

   Gli amanti della lettura possono proseguire a leggere. Credo che sia bello essere svegliati a Pasqua dal suono delle campane, che annunciano la Resurrezione. Dopo i tre giorni di lutto della Passione e del conseguente silenzio delle campane, quel suono melodioso, come una liberazione finale, porta nei cuori un senso di gioia e di serenità. In fondo, Pasqua manda il messaggio del ritorno alla vita; ci invita, pertanto, a modificare in meglio il nostro comportamento, come se dovessimo cominciare a vivere oggi più leggeri, senza la pesante zavorra delle negatività del passato.

   In questo giorno festivo si parla tanto di pace e di amore verso il prossimo. Non perché negli altri giorni non se ne parli, quanto per il fatto che, da sempre, questi temi sono stati portati alla ribalta ed è meglio ribadirli. Forse la mente e il cuore a Pasqua sono più ricettivi e ciò è dovuto al clima festaiolo che si respira. Torna alla mente il detto popolare: Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi ed è giustificato dal clima meteorologico; invernale per la prima parte e primaverile per la seconda del detto popolare. Ai vacanzieri aggiungo pure Buone e Piacevoli Vacanze.

   Apro una piccola parentesi e vado indietro nel tempo. Ho trovato in un cassetto alcune cartoline augurali pasquali illustrate e cosa c’erano riportati? Campane oscillanti, rondini svolazzanti, rametti fioriti di pesco e un cielo azzurro senza nuvole all’orizzonte. Roba di altri tempi! Le cartoline augurali vintage non si scrivono più e nemmeno esistono in commercio; le rondini sono quasi sparite dalla nostra latitudine e gli alberi fioriti di pesco fioriscono non rispettando la stagionalità. Il cambiamento climatico non garantisce più il bel tempo come una decina di anni fa e le povere rondini non trovano più di che cibarsi. Le buche delle lettere stanno sparendo dai marciapiedi delle città come le cabine telefoniche: i telefoni cellulari consentono messaggi augurali più immediati tramite telefonate, Facebook e WhatsApp.

   Torno al messaggio pasquale a proposito della pace e penso a due massime molto note: la prima, “Porgi l’altra guancia”, la seconda “Chi è in guerra con gli altri non è in pace con se stesso”. La prima volta ci sta a rispettare la prima massima per il quieto vivere, ma la seconda è meglio non azzardarla per non creare l’abitudine e la scontata reazione. La seconda massima crea solo un popolo di scontenti. 

   Per terminare ho pensato a una famosa massima che fa vivere in pace con se stessi e col mondo. È incisa nella coscienza di ognuno. Indovinarla è facile e se non riuscite, chiedetemela e ve la dirò.

Buona Pasqua e Buona Vita dall’autore Carmine Scavello