All’ospedale San Raffaele il 18 novembre 2014 , ci ha lasciato Giacomo Scanabissi.
Aveva 76 anni , da sempre era volontario e responsabile all’interno delle Acli di Cernusco sul Naviglio.
Progettista e ricercatore nel laboratorio satelliti e Ponti Radio ha operato per parecchi anni a Cassina .
dedicato all’amico Giacomo Scanabissi – da Carmine Scavello
Carissimi (familiari e amici),
non avrei mai voluto scrivere una lettera di questo tono; Giacomo è una di quelle care persone eccezionali che si incontrano una sola volta nella vita. Dire che se ne vanno i migliori, potrei ammetterlo a denti stretti che sia una frase già fatta. Nel suo caso specifico, invece, lo dico con grande tristezza che è sentita col cuore e con la ragione. E’ un vero peccato che la nostra comunità sia stata privata del valore di un Uomo di così alto profilo umano, morale e spirituale. Grande nel fisico lo era altrettanto in bontà e in sensibilità. Sfido chiunque a trovare una persona che non gli abbia voluto bene; anzi, aggiungo, che il Suo lo superava di una spanna. L’umanità che traspirava dal Suo spirito non era paragonabile ad altri. L’ho sempre rispettato e stimato come Persona perbene! Se volessi sforzarmi, non riuscirei a trovare un solo difetto in quel santo Uomo. E’ un Modello vivente di dignità, di correttezza, di generosità e di disponibilità: parlo al presente perché il mio amico Giacomo continua a vivere nel mio pensiero.
La Sua casa è vicina la mia, per cui, passando nella via, mi ricorderò di Lui e Gli dedicherò una preghiera sincera. Uomo di grandissimo intelletto è stato un valente progettista; il Suo contributo ha dato vanto alla nostra azienda e al progresso. Ho scavato nella mia memoria per scoprire se avesse chiuso la porta in faccia a qualcuno; nessuno ha mai detto di essersi scontrato con Lui. E’ stato un vero Signore: un Uomo forte di spirito e di carattere. Se c’era un problema lo risolveva con la calma e con l’intelligenza non comune; diceva che i casi vanno risolti alla radice, cosicché andava fino in fondo per risolverli. Non cercava di mettere pezze, ma di trovare soluzioni durature. Era un Esempio di Uomo virtuoso e senza vizi apparenti; Lo ricordo come un Essere devoto e timorato di Dio; pur essendo Uomo di scienza era soprattutto un convinto Uomo di fede. Credeva nella solidarietà e si immedesimava nel bisognoso; l’uomo non ha bisogno solo di pane, ma anche di servizi alla persona! Le ACLI erano la Sua seconda casa; il Suo utilissimo e validissimo contributo è stato riconosciuto da tutti. Appena andò in pensione, fu richiamato in azienda come consulente perché il Suo lavoro di progettista era prezioso. Gli chiesi se avesse avuto rimpianti ad appendere le scarpe al chiodo; mi rispose: Carmine, ho chiuso con gli elettroni, oggi volto pagina e mi dedico al volontariato! So che posso mettere al servizio degli altri le mie conoscenze, le mie capacità e la mia esperienza di vita. Aggiunse che c’è un tempo per lavorare e c’è un tempo da dedicare a se stesso; “quel dedicare a se stesso”, in realtà, voleva dire dedicarlo agli altri senza un ritorno. Mi reputo fortunato ad avere conosciuto un Uomo di così grande levatura morale ed incapace di far del male. L’ho sempre definito un Maestro di vita per competenza, saggezza e comportamento. La Sua porta era sempre aperta a coloro che avevano dubbi; ne uscivano con delle certezze. Grazie Giacomo di essere esistito; continuerai a vivere nel ricordo di chi ti ha amato, ma non quanto Te. Sei unico e rendi onore al genere umano! Credo che un posto tra i beati non Ti venga negato; la giustizia divina Ti renderà onore per tutto il bene che hai elargito a piene mani.