Un ringraziamento a tutti i partecipanti, al presidente Daniele Roderi ,al vice presidente Pietro Furlan e a tutto il team per l’organizzazione e la buona riuscita della giornata del convegno di sabato 5 ottobre 2013 .
Presto saranno presenti le foto dell’evento.
Riceviamo da un nostro socio , Carmine Scavello:
Cara ALAS,
mi convinco sempre piu’che sei un’associazione fortunata; ne godo immensamente di questo. Ogni volta che vedi nuvole all’orizzonte porti una scia di sole dietro di te a farci compagnia ad ogni convegno; Parma un’eccezione che conferma questa regola. Sono contento ancora una volta di sentire il discorso del presidente che dice con orgoglio che l’associazione conta 450 iscritti.
Cara ALAS, chi crede in te, ti e’affezionato finche’ vita comanda; segue le tue vicende ed elogia le tue lodevoli iniziative.
Sono certo che un gruppo cosi’ numeroso di ex colleghi, oggigiorno, sia difficile e impossibile trovarlo. La globalizzazione ha cambiato il modo di fare industria; non esiste piu’ il grande gruppo industriale. Spesso entro le stesse mura convivono piu’ fabbriche, pur rispondendo alla stessa direzione. Il concetto di lavoratore anziano, come lo conosciamo noi, ormai e’ tramontato: i cambiamenti repentini portano a vestire nuove casacche ed a mettere un velo pietoso sulla vecchia divisa. Consideriamoci fortunati ad avere una nostra associazione cosi’ concepita: il suo scopo primario e’ quello di tenere unito il gruppo. Sara’ merito certamente di noi tutti associati a tenerla viva, ma credo che sia dovuto all’azione del gruppo dirigente che ci mette anima e corpo affinche’ il giocattolo non si rompa. La nostra azienda ha subito trasformazioni radicali fino al declino; mi auguro che sulla nostra associazione non cali mai il sipario. Per l’ennesima volta ho assistito ad una grande festa: il nostro incontro ha fatto rivivere momenti felici, non tanto per un fatto temporale, quanto per il bel clima che abbiamo vissuto. Dietro volti segnati dal tempo ho trovato l’orgoglio, l’impegno, la disponibilita’, la cooperazione e l’umanita’ di sempre. Si sono create amicizie sincere che sono destinate a durare tutta la vita. Ho la sensazione fondata che a distanza di tanto tempo, quando due ex compagni di lavoro si trovano casualmente, si rinverdisce il legame di appartenenza; se, poi, le stesse persone trascorrono insieme una giornata gioiosa di svago nel segno della cultura danno la percezione di aver fatto un tuffo nel passato, ma senza rimpianti. Vedere, al mattino della data del convegno, due vecchi amici che si abbracciano, per la felicità di essersi ritrovati dopo un anno, fa tanta tenerezza. Hanno tante cose da raccontarsi e se non parlano, sono i loro cuori che si parlano per non mettere una pietra sopra un pezzo di storia contemporanea delle loro esistenze. Chiavenna e Palazzo Vertemate Franchi, a Prosto di Piuro, rimarranno impressi nella nostra memoria come un tassello di un mosaico. Auguro a tutti i partecipanti che quel mosaico sia ancora tanto capiente da aggiungervi altri tasselli. Con gioia, dico Buona Vita a tutti i colleghi con cui ho convissuto direttamente e indirettamente un pezzo della mia storia.
Abbraccio caramente e fraternamente tutti gli iscritti all’ALA, presenti e assenti.