Il nostro socio-scrittore Carmine scrive la sua lettera in preparazione al Natale: Natale in Allegria
Se hai piacere, interesse, pazienza, tempo e voglia leggi tutta la lettera natalizia seguente dal titolo “Natale in allegria”. Altrimenti non cominciare neppure a leggerla per non lasciarla a metà. Qualunque sia il tuo responso in merito, ricevi, comunque, i miei calorosi e sinceri auguri di Buon Natale, di Buone Feste, di buona, lunga e serena vita e che la pace, la serenità, la prosperità e l’allegria siano tue fedeli e affezionate compagne di vita ora e sempre.
NATALE IN ALLEGRIA.
Non bisognerebbe mai essere tristi per principio – e, poi, come regola di vita – perché i cuori e gli occhi tristi non apprezzano la bellezza e l’armonia che ci circondano. In queste condizioni infelici, ognuno vede tutto nero come se il mondo gli fosse caduto addosso e che le negatività colpiscono solo lui e non gli altri. Forse se ne farebbe una ragione se ci fosse mal comune mezzo gaudio per non sentirsi un diverso e abbandonato dalla sorte, però, sarebbe meglio avere come riferimento le persone felici che sprizzano energia e allegria.
Cosa fare per non essere triste? Occorre godere e prendere la vita così come viene, perché tanto ti arrabbi le cose non cambiano; non ti arrabbi non cambiano lo stesso, perciò a essere sereni si vedrà il bicchiere almeno mezzo pieno.
A volte non tutto il male viene per nuocere e serve per fortificarci; ci dà modo di apprezzare tutto il bene che la tristezza oscura perché distoglie la mente e fa concentrare l’attenzione sul male. E’ come se ci fossimo punto un dito e sentire il dolore localizzato, dimenticando che il resto del corpo gode di ottimo stato di salute. Quindi cerchiamo di curare il dito per togliere o alleviare il dolore.
Perché a Natale bisogna essere allegri? Lo è la maggior parte della gente e noi dobbiamo adeguarci a chi sta bene per stare meglio di lei. L’allegria è contagiosa. Prova a non ridere mentre tutti gli altri ridono, se ne sei capace!
Fai un giro per la città e guarda le vetrine illuminate, le luminarie per le strade e ascolta i canti natalizi che inneggiano alla gioia. Se hai la fortuna di incontrare gli zampognari, fermati e ascolta le loro melodie semplici e cariche di gioia che invitano all’amore, alla pace, all’umiltà e alla fratellanza.
Pensa per un attimo di condividere una fetta di panettone o di pandoro e di gustare allegramente un bicchiere di spumante insieme alle persone care, che condividono con te la stessa contemporaneità e di brindare con loro alla vita. La Natività ci manda il messaggio di cominciare una nuova esistenza con la forza di colui che si piega, ma non si spezza; e se la vita ti dà tanti motivi per essere triste danne a lei uno in più di lei per essere allegro.
Ho fatto un sogno irreale, uno di quelli da dimenticare subito. Quasi mi vergogno a raccontarlo, ma lo faccio per scacciarlo via per sempre in malo modo per evitare che altri lo facciano anche loro.
Ho sognato di vivere in un Paese dove il Natale non esisteva. A dicembre le strade non erano abbellite dalle luminarie e dalle vetrine addobbate a festa; non si respirava il clima di festa natalizia; nelle case non c’erano alberi di Natale o presepi per rappresentare il simbolo della Natività; nei negozi erano scomparsi dagli scaffali panettoni, pandori, … e torroni, quasi a togliere dalla vista questi simboli che ci hanno accompagnato da generazioni. Sono andato, nel sogno, a controllare il calendario ed era proprio dicembre!
Mi sono svegliato di soprassalto e sono ritornato nella realtà: ho fatto un giro per casa mia e mi sono fermato ad ammirare il mio albero di Natale e il piccolo e simbolico presepe e mi son detto: meno male che la realtà rispetta la tradizione dei nostri padri e che il Natale ci continui a portare la gioia e l’allegria nei cuori.
Auguri di Buon Natale, di Buone Feste e di buona, lunga e serena vita dal vostro amico scrittore Carmine Scavello